Ti voglio raccontare l’importanza che ha il saper aspettare.

Aspettare il soggetto piuttosto che rincorrerlo.

Nel backstage di oggi ti voglio raccontare di come ho realizzato queste due fotografie, per mostrarti come ho agito per farmi trovare già nelle posizione giusta.

Due immagini simili nella loro costruzione:

Nella prima mi trovavo in Afghanistan dopo quel famigerato 11 Settembre.
Alcune zone dell’Afghanistan erano sotto le bombe, in altre zone, invece, la vita scorreva normalmente.

Stavo girando per i villaggi quando ad un certo punto incontro un signore che, con un moto continuo avanti indietro, mi aveva affascinato.
Subito non ero riuscito a capire cosa stesse facendo, poi, dopo qualche secondo, mi accorgo che con i suoi piedi stava semplicemente girando, arando, il riso.
Lo stava girando per fare in modo che si asciugasse meglio.

Rimango immediatamente colpito dalla situazione perché era un movimento veramente ipnotico.
Mi avvicino, sorrido e come al solito cerco di instaurare un dialogo con lo sguardo, ma senza farlo diventare un dialogo verbale.
Spesso e volentieri cerco di instaurare dei rapporti “superficiali” per farmi accettare, cerco di non andare nel dialogo perché altrimenti si romperebbe un certo equilibrio.
Questo accade in modo particolare quando incontro persone più anziane di me: preferisco mantenere le distanze, mantenere un rispetto.

Resto a guardarlo, la situazione l’avevo intuita, ma stavo cercando di capire quanto, questo signore, ci avrebbe messo per arrivare in una determinata posizione.

Quello che interessava a me al momento dello scatto era fare in modo che:
La linea dell’orizzonte;
Le persone sedute alle sue spalle;
Il piccolo sentiero che separa le macchie di riso;
Creassero una struttura geometrica che equilibrassero lo sfondo della scena.

Appena arrivato, il signore era spostato molto di più a destra, se avessi scattato immediatamente avrei avuto delle linee dietro fastidiose che avrebbero rotto quell’equilibrio, cosa che invece stava creando con queste linee parallele.

Quindi cosa ho fatto? ho semplicemente aspettato, non ho scattato subito per non infastidire, mi sono spostato laddove avrei poi intercettato il signore.
Sono rimasto ad aspettare, seduto alla maniera afgana.

Il risultato?
A lui non ha dato assolutamente fastidio.

Quando è arrivato perpendicolare a me ho alzato la macchina e ho scattato.
Questo secondo me è un ottimo modo:
farsi trovare nella situazione giusta, nella posizione giusta, prima che arrivi il soggetto.

Ed ecco quindi la seconda foto come altro esempio, realizzata nello stesso identico modo.

Qui ero a Manila, nelle Filippine.
Mi trovavo su quella passerella molto stretta, a sinistra l’oceano e a destra delle carbonaie.
Io stavo fotografando proprio queste carbonaie:

Ho realizzato questo scatto dalla stessa identica posizione di quello sopra, solo che invece di essere rivolto verso la passerella ero rivolto verso le carbonaie.
Con la coda dell’occhio vedo arrivare una persona e sarebbe stato inevitabile, per me, spostarmi perché la passerella era molto stretta.

Il fumo era ancora particolarmente intenso e alto. Ero sicuro che lui ancora non mi avesse visto.
Cos’ho fatto quindi?
Mi sono girato nella sua direzione, ho alzato la macchina fotografica e ho aspettato che lui uscisse dal fumo e arrivasse a me.
Non mi sono fatto trovare impreparato.

Se fossi stato ancora rivolto verso le carbonaie e mi fossi girato all’ultimo secondo e scattato avrebbe potuto essere un gesto fastidioso.
È come rincorrere il soggetto.
Tu magari intercetti il movimento del soggetto, capisci che la posizione giusta per la fotografia è un’altra.
Quindi?
Devi raggiungere quella posizione, ci arrivi all’ultimo secondo, un po’ di corsa, ti abbassi, scatti. Ecco quello è un gesto che potrebbe dare fastidio, è invadente e aggressivo.

Quindi il mio consiglio di questo backstage è questo:
Una volta che hai intercettato i movimenti delle persone, vai tu per primo a conquistare la posizione.
Alza la macchina fotografica e fatti trovare direttamente in mezzo quando il soggetto sbuca da una situazione e quando è a linea di tiro corretta.
Può essere un buon escamotage per essere invadenti ma non troppo, e nel contempo ti porti a casa una fotografia interessante.

Insomma, fotografare non è sempre la cosa più semplice di questo mondo, e spero che questo mio breve racconto ti abbia dato un input in più.

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Luciano

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